Preghiera negli attacchi di panico

Qui trovi una preghiera negli attacchi di panico: una supplica breve, varianti per i momenti difficili, versetti della Parola da ripetere e invocazioni-lampo. Parole semplici, respiro calmo, fede concreta: per dare pace al cuore e affidare la paura a Dio.

Supplica nell’attacco di panico

Gesù, sono nell’angoscia: resta con me adesso.
Calma il respiro, sciogli la paura, custodisci il cuore.
Maria, tienimi per mano; Spirito Santo, dammi pace.
In te mi affido, Signore. Amen.

Nota: la preghiera sostiene e non sostituisce cure e accompagnamento.

Varianti per diverse necessità

All’esordio dell’attacco

Signore, sento salire l’onda: non lasciarmi solo.
Rendi stabile il respiro, quieta la mente, custodisci il cuore.
Confido in te. Amen.

Nel picco dell’angoscia

Gesù, abita questo istante: da’ pace al corpo e alla mente.
Io mi aggrappo a te: “Tu sei con me”. Amen.

Dopo l’onda

Signore, grazie per il respiro ritrovato.
Rimetti ordine nel cuore, rendimi mite e fiducioso.
Benedici chi mi è stato vicino. Amen.

Per chi mi sta accanto

Padre buono, dammi parole semplici e presenza mite
per N. nella sua prova. Sostienilo con la tua pace,
guida i gesti di cura. Amen.

Ringraziamento

Signore, grazie per ogni passo di pace.
Trasforma la paura in fiducia, la prova in carità.
Rendimi vicino a chi soffre. Amen.

Parola di Dio – versetti da ripetere

Isaia 41,10

«Non temere, perché io sono con te, non abbatterti, perché io sono il tuo Dio. Ti rendo forte e ti vengo in aiuto.»

Filippesi 4,6-7

«Non angustiatevi per nulla, ma in ogni cosa rivolgete a Dio le vostre richieste; e la pace di Dio custodirà i vostri cuori e i vostri pensieri in Cristo Gesù.»

Salmo 27,1

«Il Signore è mia luce e mia salvezza: di chi avrò timore?»

Invocazioni-lampo

  • Gesù, pace al mio cuore.
  • Spirito Santo, calma e luce.
  • Maria, resta con me.
  • Angeli di Dio, custoditemi.

Come usarla in 3 passi

  1. Respiro: inspira 4 – trattieni 4 – espira 6, ripetendo: “Gesù, pace al mio cuore”.
  2. Prega: leggi la supplica (o una variante) e poi un versetto; aggiungi un Padre nostro.
  3. Affida: consegna a Dio la paura con una parola (“salute”, “famiglia”, “lavoro”) e resta un attimo in silenzio.

Consigli di devozione

  • Realismo: la preghiera non sostituisce cure mediche o psicologiche; chiedi aiuto senza timore.
  • Piccoli gesti: una croce fra le mani, una candela accesa (in sicurezza), una breve benedizione familiare.
  • Quando puoi: Confessione ed Eucaristia sono fonte di pace e forza.

Domande frequenti

Cosa faccio quando “arriva l’onda”?

Metti una mano sul petto, una sull’addome: fai 3 cicli 4-4-6, ripeti una riga (“Gesù, pace al mio cuore”). Poi leggi un versetto a bassa voce.

Come può aiutarmi chi mi sta vicino?

Stare accanto in silenzio, respirare insieme, pronunciare una riga alla volta. Evita discorsi lunghi; offri presenza mite e concreta.

E se gli attacchi si ripetono?

Parlane con il medico e, se desideri, con un sacerdote o una guida spirituale. La preghiera sostiene il cammino di cura.

È meglio pregare a lungo o breve?

Meglio poco e ripetuto, coordinato al respiro. Una sola riga, se serve, è già preghiera vera.

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