La Supplica alla Vergine del Santo Rosario fu composta dal Beato Bartolo Longo, apostolo del Rosario, per accendere la fede e la carità attorno al nascente Santuario di Pompei. L’icona venerata raffigura la Madonna del Rosario con San Domenico e Santa Caterina da Siena: Maria porge la corona, indicando la via semplice e potente del Vangelo meditato.
Nei giorni propri, alcune frasi del testo sono previste “in questo giorno solenne”.
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. O Augusta Regina delle Vittorie, * o Sovrana del Cielo e della Terra, * al cui nome si rallegrano i cieli e tremano gli abissi, * o Regina gloriosa del Rosario, * noi devoti figli tuoi, * raccolti nel tuo Tempio di Pompei, (in questo giorno solenne *) (1) * effondiamo gli affetti del nostro cuore * e con confidenza di figli * ti esprimiamo le nostre miserie. Dal Trono di clemenza, * dove siedi Regina, * volgi, o Maria, * il tuo sguardo pietoso * su di noi, sulle nostre famiglie, * sull’Italia, sull’Europa, sul mondo. * Ti prenda compassione * degli affanni e dei travagli che amareggiano la nostra vita. * Vedi, o Madre, * quanti pericoli nell’anima e nel corpo, * quante calamità ed afflizioni ci costringono. O Madre, implora per noi misericordia dal tuo Figlio divino * e vinci colla tua clemenza il cuore dei peccatori. * Sono nostri fratelli e figli tuoi * che costano il Sangue dolcissimo di Gesù * e contristano il tuo sensibilissimo Cuore. * Mostrati a tutti quale sei, * Regina di pace e di perdono. Ave, o Maria… È vero che noi per primi, * benché tuoi figli, * con i peccati torniamo a crocifiggere in cuor nostro Gesù * e trafiggiamo di nuovo il tuo Cuore. * Lo confessiamo: * siamo meritevoli dei più aspri flagelli. * Ma tu ricordati che sul Golgota raccogliesti, * col Sangue divino, * il testamento del Redentore morente, * che ti dichiarava nostra Madre, Madre dei peccatori. * Madre nostra, * avvocata nostra, * speranza nostra, * noi gridiamo a te, * e sospiriamo: * Misericordia! O Madre buona, * abbi pietà di noi, * delle nostre anime, delle nostre famiglie, dei nostri parenti, * dei nostri amici, dei nostri defunti, * soprattutto dei nostri nemici * e di tanti che si dicono cristiani * e pure offendono il Cuore amabile del tuo Figlio. * Pietà oggi imploriamo per le Nazioni traviate, * per l’Europa, per tutto il mondo, * perché pentito ritorni al tuo Cuore. Ave, o Maria… Degnati benigna, o Maria, * di esaudirci! * Gesù ha posto nelle tue mani * tutti i tesori delle sue grazie e delle sue misericordie. * Tu siedi coronata Regina * alla destra del tuo Figlio, * splendente di gloria immortale * sopra tutti i cori degli angeli. * Tu distendi il tuo dominio * per quanto sono distesi i cieli, * e a te la terra e le creature tutte * sono soggette. * Tu sei l’Onnipotente per grazia, * tu dunque puoi aiutarci. * Se tu non volessi aiutarci, * perché figli ingrati e meritevoli, * non sapremmo a chi rivolgerci! Il tuo Cuore di Madre * non permetterà di vedere noi, tuoi figli, * perduti. * Il Bambino che vediamo sulle tue ginocchia * e la Mistica Corona che miriamo nella tua mano, * ci ispirano fiducia * che noi saremo esauditi. * E noi confidiamo pienamente in te, * ci abbandoniamo come deboli figli * tra le braccia della più tenera fra le madri, * e oggi stesso da te aspettiamo le sospirate grazie. Ave, o Maria… Domandiamo la benedizione per il Sommo Pontefice, * per i Vescovi, * per i sacerdoti * e per le anime consacrate; * la benedizione per le Nazioni, * per la nostra Patria, * per tutte le classi e categorie sociali; * la benedizione per i piccoli e gli umili, * per i poveri e gli afflitti, * per tutti i sofferenti e per i malati; * la benedizione per i peccatori * e per le anime che si allontanano da Dio; * la benedizione per i moribondi * e per le anime sante del Purgatorio. Concedi, o Maria, * che la Chiesa e la società umana * cantino l’inno della liberazione e della pace. * Da te si spera la vittoria, * o Regina del Santo Rosario! Ave, o Maria… O Rosario benedetto di Maria, * catena dolce che ci rannodi a Dio; * vincolo d’amore che ci unisci agli Angeli; * torre di salvezza negli assalti dell’inferno; * porto sicuro nel comune naufragio; * noi non ti lasceremo mai più. * Tu sarai conforto nell’ora di agonia: * a te l’ultimo bacio della vita che si spegne. * E l’ultimo accento delle nostre labbra * sarà il nome tuo soave, * o Regina del Rosario di Pompei, * o Madre nostra cara, * o Rifugio dei peccatori, * o Sovrana consolatrice dei mesti. Sii ovunque benedetta, * oggi e sempre, * in terra e in cielo. Amen. Salve, Regina. (1) Solo l’8 maggio e la prima domenica di ottobre.