Preghiere per spezzare maledizioni: in Cristo rifiutiamo parole cattive, rancori e catene. Con fede, perdono e benedizione, il male si spezza e il cuore torna libero.
Gesù, nel Tuo Nome rifiuto e sciolgo ogni parola di male su di me e sui miei cari. Benedico chi mi ha ferito e chiedo pace al mio cuore. Padre, effondi lo Spirito Santo: fa’ nuova la mia storia, custodisci la mia casa, rendi la mia lingua strumento di bene. Amen.
No. Conta la fede e la vita cristiana: Confessione, Eucaristia, carità. Evita pratiche magiche o sincretismi.
Chiedi la grazia del perdono: è una scelta del cuore, possibile anche a piccoli passi. Trasforma le parole in benedizione.
Parla con un sacerdote. La Chiesa accompagna con discernimento; l’eventuale esorcismo è atto liturgico regolato.
Preghiera contro la gelosia: chiediamo pace interiore e fiducia, perché l’amore non possiede ma custodisce. Gesù guarisce il timore e rafforza i legami veri.
Signore Gesù, libera il mio cuore dall’ansia di possedere. Ridonami sicurezza in Te, rispetto per l’altro, libertà nel bene. Maria, rendimi discreto e fedele; San Giuseppe, insegnami custodia e mitezza. Benedici le nostre relazioni. Amen.
Dialogo onesto, limiti sani, tempi “senza telefono”, segni di stima. Se serve, confronto con un sacerdote o un consulente familiare cristiano.
Si toccano, ma non sono identiche: la gelosia teme di perdere; l’invidia soffre del bene altrui. La cura è sempre la carità concreta.
3 grazie al giorno (per l’altro), una rinuncia al controllo, un gesto gratuito. La pace cresce con fedeltà piccole e costanti.
Preghiera contro l’invidia: chiediamo un cuore libero, capace di gioire del bene altrui e di custodire il proprio. In Gesù, l’invidia si scioglie in gratitudine, benevolenza, pace.
Gesù, sciogli in me ogni confronto amaro. Dammi occhi limpidi, lingua che benedice, cuore che ringrazia. Maria, insegnami la gioia del servizio; San Giuseppe, la pace del quotidiano. Rendi il mio bene fecondo e il bene altrui motivo di lode. Amen.
Ripeti sereno la preghiera e pratica un gesto di benevolenza concreto (una parola buona, un aiuto). Con la grazia, l’abitudine del cuore cambia.
L’invidia è un “vizio capitale” perché genera altri mali (mormorazione, odio). La cura è la carità: gratitudine, bene per gli altri, umiltà davanti a Dio.
Tenere un “taccuino di grazie”, benedire chi ha successo, rallentare i confronti social. La pace cresce con piccoli atti fedeli.
Preghiera contro il maleficio: chiediamo protezione e liberazione nel Nome di Gesù, con l’aiuto di Maria e San Michele. Non è magia: è preghiera cristiana, in comunione con la Chiesa e con una vita sacramentale fedele.
Gesù Cristo, unico Salvatore, stendi la Tua mano su di me e sulla mia casa: libera, custodisci, guarisci. Nel Tuo Nome rinuncio a ogni legame malvagio e mi affido al Padre, nella potenza dello Spirito Santo. Maria, Madre, e San Michele, difendeteci nel combattimento. Amen.
Una volta al giorno è sufficiente. Se l’ansia sale, puoi ripeterla brevemente (“Gesù, confido in Te”) mantenendo uno stile di vita cristiano (Confessione, Eucaristia, carità quotidiana).
Sì, con parole semplici (senza suggestioni). La benedizione dei genitori, un’Ave Maria serena e un segno di croce alla sera sono preziosi.
Se la prova persiste o crea angoscia: parla con un sacerdote. La Chiesa distingue tra preghiere di liberazione e l’esorcismo (che è rito pubblico e regolato).
Signore Gesù Cristo, Figlio di Dio vivo, stendi la Tua mano su di me: lava, guarisci, libera. Spezza nel Tuo Nome ogni legame di peccato, paura e menzogna; colmami del Tuoi Spirito di pace. Padre, io rinuncio al male e scelgo Te: custodiscimi nel Sangue di Gesù, sotto il manto di Maria. Amen.
Signore Gesù, credo che sei il mio Salvatore e Signore. Ti consegno la mia vita, le mie paure, la mia storia. Nel Tuo Nome e per il Tuo Sangue prezioso rinuncio a ogni spirito di scoraggiamento, di sfiducia, di oppressione, a ogni pratica contraria alla fede (magia, occultismo, superstizione), a ogni legame nocivo che non viene da Te. Padre buono, spezza ciò che mi incatena e ricolmami del Tuo Spirito Santo: dammi luce nella mente, pace nel cuore, forza nei passi. Maria, Madre mia, coprimi con il tuo manto. San Michele Arcangelo, difendimi nella lotta. Sia benedetto il Tuo Nome, ora e sempre. Amen.
Nota: formula devozionale ispirata alla prassi di p. Amorth. Le preghiere ufficiali di esorcismo sono riservate ai ministri della Chiesa.
Gesù dolce e umile di cuore, metti ordine nei miei pensieri, pace nelle emozioni, fiducia nelle scelte. Togli la paura, accresci la fede. Amen.
Signore Gesù, entra in questa casa, benedici chi vi abita, allontana ogni divisione e tristezza; la Tua luce abiti qui, il Tuo amore custodisca i rapporti. Amen.
Padre, nelle Tue mani affido questa notte. Custodiscimi con i Tuoi angeli, rinnova le mie forze, dà sogni di pace e un risveglio lieto nel Tuo Nome. Amen.
La liberazione è la preghiera di un battezzato che chiede a Dio protezione e pace; l’esorcismo è un rito ufficiale della Chiesa, affidato a un esorcista con mandato del Vescovo.
No. Nella preghiera personale concentra tutto su Gesù e sulle rinunce a ogni male. Le formule dirette sono materia del ministero della Chiesa.
Parlane con il medico e con un sacerdote: corpo, psiche e spirito dialogano. Cammina nella luce: Parola di Dio, sacramenti, relazioni buone.
Riferimento: orientamenti pastorali diffusi da p. Gabriele Amorth (†2016) e dalla prassi della Chiesa. I testi qui proposti sono devozionali e non sostituiscono in alcun modo i riti ufficiali.